Inaugurato sollevatore per persone diversamente abili.

Il sollevatore permetterà quindi l’ingresso nelle vasche della piscina comunale a tutti coloro che, affetti da disabilità motorie,  accederanno all’impianto.
In mancanza di tale presidio la piena fruibilità della piscina ne risulterebbe inevitabilmente pregiudicata.
Il sollevatore, inaugurato alla presenza dell’Assessore allo Sport della provincia di Bologna Pondrelli, è quindi a tutti gli effetti operativo .

Fonte: comune.casteldaiano.bo.it del 21 luglio 2010

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Un sollevatore mobile per disabili in piscina

NepiAcquistato dalla cooperativa sociale Gea
Viterbo – 6 giugno 2010 – ore 12,45

Numerose persone intervenute alla presentazione del sollevatore mobile per disabili, acquistato dalla cooperativa sociale Gea di Nepi e messo a disposizione della piscina comprensoriale di Nepi, gestita dalle società sportive Larus e Nepi Nuoto.

L’evento è stato introdotto dal “padrone di casa” Massimiliano Andreucci che ha salutato tutti gli intervenuti, tra cui: il presidente della società sportiva Larus Cosimo D’Ambrosio, il vicesindaco di Nepi Francesco De Fazio, l’assessore ai servizi sociali di Nepi Roberto Faggioli e l’assessore ai servizi sociali di Castel Sant’Elia Tito Arcangeli e ha subito passato la parola al presidente della Larus.

D’Ambrosio si è detto piacevolmente sorpreso della generosità della cooperativa sociale Gea e nel ringraziare tutti i suoi soci per l’utilissimo e prezioso ausilio acquistato e messo a disposizione dell’impianto gestito dalla Larus, ha auspicato una fattiva e proficua collaborazione tra le due società per dare nuove opportunità riabilitative e di pratica sportiva alle persone disabili.

D’Ambrosio ha poi ringraziato l’assessore ai servizi sociali Faggioli che si è attivato per mettere in contatto queste due importanti realtà del territorio per lo sport e per il sociale. Ha poi passato la parola al presidente della cooperativa sociale Gea.

Stefano Gabrielli ha esordito ringraziando tutte le persone che hanno dato fiducia alla cooperativa destinando alla Gea il loro 5 per mille e rendendo possibile l’acquisto del sollevatore mobile.

Gabrielli ha poi spiegato che l’acquisto dell’ausilio è stato deciso unanimemente dalla compagine sociale della Gea e che l’abbattimento delle barriere architettoniche è sicuramente una delle più importanti azioni per il miglioramento della qualità della vita di una comunità, in quanto favorisce l’integrazione dei cittadini portatori di handicap e consente il godimento di diritti altrimenti negati alle persone disabili.

Dice che in questa giornata le socie e i soci della Gea sono orgogliosi per aver dato il loro piccolo contributo, ma concreto nel cambiare il Mondo e renderlo migliore.

Passa poi la parola ai rappresentati delle Istituzioni per i loro saluti.
Prende la parola l’assessore del Comune di Castel Sant’Elia Arcangeli che ringrazia la cooperativa Gea per la sensibilità dimostrata con l’importante investimento compiuto, finalizzato al superamento delle barriere architettoniche e che questo è l’intento anche dell’amministrazione di cui fa parte.

Per l’assessore Faggioli “è compito, della nostra società, una società che si definisce moderna,aperta e civile, eliminare e rimuovere tutte le barriere materiali ed immateriali che impediscono una vita normale alle persone con disabilità. Questo compito è stato assolto. Grazie all’acquisto del sollevatore e le persone con disabilità potranno fruire in tutta sicurezza, sia personale che degli operatori che si occuperanno di loro , della piscina.

Grazie alla Coop Gea che ha reinvestito il 5 per mille sul territorio (non smentendo la propria ragione sociale) e in accordo con l’assessorato ai Servizi Sociali ha individuato nell’acquisto del sollevatore un esigenza ormai ineludibile per Nepi.

Facendo un plauso alla Gea perché non nuova a imprese del genere avendo pochi mesi fa deciso d’investire la somma di 15 mila euro sul progetto di riqualificazione dell’Ex Seminario per trasformarlo in ludoteca.

Ha elogiato anche la Larus ed ai suoi operatori cheha previsto il solo pagamento della quota d’iscrizione per la fruibilità della piscina dimostrando un attenta sensibilità alle persone diversamente abili.

Ha infine sottolineato che queste realtà come la Gea e la Larus che nei fatti investono e credono nel sociale abbiamo il dovere di tenercele ben strette e aspetto non meno importante: la sinergia che si è creata tra di le società e l’assessorato ha permesso di giungere a questo risultato che non sarà un opera pubblica, ma sicuramente per chi opera in questo settore è più importante di una piazza o della costruzione di un edificio.

Gratitudine verso la Gea e la Larus è stata espressa anche dal vice sindaco De Fazio che ha portato i saluti del sindaco e ha garantito il massimo appoggio dell’amministrazione comunale alle iniziative che rendono Nepi un paese più vivibile per tutti.

Si è poi proseguito con la dimostrazione pratica dell’utilità del sollevatore mobile che, permettendo di prelevare la persona con disabilità motoria sin dallo spogliatoio, elimina lo stress ed ogni rischio sia per il paziente che per l’operatore, rendendo la fase dell’ingesso in acqua sicura, comoda e gradevole.

La fisioterapista in forza alla Larus Gabriella Fiotek ha esposto al pubblico tutti i benefici dell’attività motoria e riabilitativa in acqua, tra cui la maggiore facilità nei movimenti e la maggiore ampiezza di questi. Inoltre l’acqua della vasca, alleggerendo il peso del corpo, permette al terapista di osservare le reali potenzialità del paziente e di lavorare su queste con la finalità di ottenere un miglioramento delle condizioni anche al di fuori della piscina.

Poi, simulando una seduta riabilitativa, con la collaborazione dell’istruttrice della Larus Simona Cimichella, nella parte di una paziente paraplegica si è dimostrato quanti e quali esercizi possono essere fatti. La presentazione si è conclusa con un brindisi ed un rinfresco offerto dalle società Larus e Nepi Nuoto.

Fonte: Il quotidiano online TusciaWeb, Viterbo – 6 giugno 2010 – ore 12,45

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V Kranju dobili bazensko dvigalo za invalide

V pokritem olimpijskem bazenu v Kranju so danes predstavili bazensko dvigalo, ki je namenjeno invalidom in osebam z motnjami v motoričnem razvoju.

Kot je na predstavitvi povedal direktor Zavoda za šport Kranj Branko Fartek, je s tovrstnim dvigalom vstopanje v vodo ter izstopanje iz nje enostavno in hitro, ravnanje z njim pa preprosto. Dvigalo lahko spušča osebe do 120 kilogramov Nova bazenska pridobitev bo tako po besedah direktorja invalidom ali osebam z motnjami v motoričnem razvoju ter njihovim spremljevalcem v veliko pomoč pri vadbi plavanja. Ob tem je poudaril, da so kupili premično dvigalo, ki ga bodo lahko uporabljali tudi na drugih bazenih. Dvigalo lahko dviguje oziroma spušča osebe, težke do 120 kilogramov. Skupna investicija 7400 evrvoVrednost investicije je znašala 7400 evrov, pri čemer je 5000 evrov prispevala Nova KBM – Nova Kreditna banka Maribor, 2400 evrov pa Zavod za šport Kranj.

Perne: Lep način sodelovanja med gospodarstvom in občino Župan mestne občine Kranj Damijan Perne pa je dejal, da ga takšni trenutki, ko “omogočajo skupini ljudi, ki je prikrajšana zaradi določenih bolezni, še posebej veselijo”. Mestna občina po njegovih besedah skuša poskrbeti za čim boljše pogoje tako za športne aktivnosti kot drugje.

Pozdravil in zahvalil se je za donacijo, ki po njegovih besedah pomeni lep način sodelovanja med gospodarstvom na eni strani in občino na drugi.

Fonte: https://siol.net

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DISABILI E ATTIVITA’ IN ACQUA – Il Centro Nuoto di Vercelli

Il Centro Nuoto di Vercelli si è dotato di una modernissima attrezzatura che elimina le barriere architettoniche – In Piemonte presente solo in altre due strutture

(m.m.) Lunedì 21 settembre è una data importante per i cittadini della provincia di Vercelli, ma anche per la lotta alle barriere architettoniche. È stata inaugurato un sollevatore mobile per i disabili e gli anziani con problemi di deambulazione nella piscina comunale ‘Centro Nuoto’ di via Baratto. Il nuovo apparecchio, chiamato ‘Blu One’ e prodotto da una ditta di Mantova, è stato presentato e provato nel piano vasca coperto della struttura. Presenti al ‘varo’ del sollevatore, che consentirà al nuotatore disabile di essere trasportato dagli spogliatoi direttamente nell’acqua, le dottoresse Cristina Zani, posizione organizzativa fisioterapisti Asl 11 Vercelli, e Maria Forte, coordinamento fisioterapisti recupero Asl 11 Vercelli, nonché Sergio Campi, rappresentante della ditta produttrice del sollevatore mobile, e Guido Gabotto, Direttore del Centro Nuoto.

Anche l’Assessore allo Sport Giovanni Mazzeri ha commentato positivamente la nuova dotazione:

Credo si tratti di un momento importante per la città, in quanto segno di attenzione alle problematiche dei diversabili” commenta “Quella di Vercelli è la prima piscina in provincia a dotarsi del sollevatore mobile, invece di un sollevatore fisso collocato a bordo vasca”.

Presto anche la struttura di via Prati a Vercelli potrebbe attivare simili novità. Da circa un anno si pensava di introdurre quest’innovazione nel campo delle attrezzature che migliorano la qualità della vita di chi ha problemi di deambulazione e alla fine si è optato per una soluzione molto innovativa:”Ci piace pensare al futuro – dicono i responsabili della Gestel, la socità di gestione delle piscine vercellesi – e cercare di fare scelte verso soluzioni che si rivelino valide anche nei tempi lunghi, che non siano destinate ad essere subito sorpassate da una tecnica che, anche in questo campo, evolve rapidamente”.

A Campi va invece il compito di spiegare come funziona l’apparecchiatura: “Solitamente nelle piscine troviamo a bordo vasca un sollevatore fisso. Il nostro prodotto, ideato quattro anni or sono, è invece in grado di trasportare la persona con problemi di deambulazione dallo spogliatoio sino a bordo vasca e, senza ulteriori movimenti, la poltroncina su cui è seduto viene calata direttamente in acqua a circa mezzo metro di profondità”.

Pur con l’ausilio di personale della struttura, l’immersione si svolge molto più rapidamente e con più sicurezza.

Attualmente, in Piemonte, oltre a Vercelli un macchinario analogo è stato installato solo alla piscina comunale di Cuneo e ne è in consegna un altro alla piscina didattica del Suism (la Scuola Universitaria Interfacoltà di Scienze Motorie) di Torino.

Tutto è nato – spiega Campi – dall’intuizione di un istruttore di nuoto per disabili, che ha concretamente sperimentato ed evidenziato la necessità di una attrezzatura come questa. Intuizione che è poi stata sviluppata e messa a tema da uno staff di Ingegneri che l’ha messa a punto” rivela Campi.

Per i profani insomma, Blu One è una sorta di speciale carrozzina, la cui seduta è in grado di trasportare il disabile via terra e calarlo in acqua dolcemente. L’apparecchio funziona a batteria ed è dotato di un apposito caricabatteria..

L’attività in acqua è sempre più richiesta per diversi profili nella cura delle disabiltà:“La procedura standard per un disabile motorio che vuole trascorrere del tempo in acqua è solitamente quella di recarsi negli spogliatoi con la propria carrozzina. Di qui deve utilizzare un’apposita carrozzina fornita dalla piscina. Con questa si reca a bordo vasca dove, aiutato da personale qualificato, viene fatto sedere sul sollevatore fisso” ricordano le due specialiste dell’Asl, incuriosite dalla nuova apparecchiatura. Adesso il sollevatore mobile è a disposizione dei nuotatori presso il Centro Nuoto. Prossimamente ne sarà data una prova anche alla presenza del dirigente Asl Lorenzo Panella e del Presidente Uisp (Unione Italiana Sport per Tutti) di Vercelli Domenico Amato.

Fonte: 21/09/2009Vercelli Città – Salute & Persona

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Anffas di Abbiategrasso: la nostra piscina è accessibile!

Abbiategrasso Poco prima della pausa estiva, una nostra lettrice, Chantal L., ci aveva inviato una lettera – pubblicata integralmente su Città Oggi Web in data 21 luglio 2008 – che potremmo riassumere così: la piscina recentemente costruita presso il centro Anffas “Il Melograno” di Abbiategrasso non è accessibile ai disabili motori. Una lettera molto dura, per cui abbiamo subito -cercato una risposta presso la direzione del centro, che – ricordiamolo – ospita proprio disabili. Ma, invece di fornirci alcune righe scritte, il Presidente Francesco Tonoli ha preferito invitarci a una visita presso la struttura, invito che abbiamo ovviamente accettato con piacere.
Una cosa va subito detta. Le polemiche sull’accessibilità della piscina si sono rivelate infondate. Lo si legge nella relazione dell’Asl della Provincia di Milano datata 30 luglio 2008: “L’accesso alla piscina e ai locali utilizzati per l’attività (spogliatoi, docce, etc.) è privo di ostacoli, e tutte le barriere architettoniche sono state abbattute”. Va anche precisato che insieme alla piscina, priva di scivolo, il Centro si è dotato di un apposito sollevatore per l’ingresso delle persone con disabilità motorie. Ma – fattore ancora più importante – la piscina non è un impianto diretto alla pratica sportiva. Come si legge ancora nel verbale dell’Asl, “l’attività della piscina del centro ha una triplice valenza: ricreativa, rilassante e ludica”.
Insomma, è una piscina costruita per proseguire coerentemente e funzionalmente l’attività dell’intero Centro Anffass, una struttura composta da un Centro Diurno per Disabili e da una Comunità Socio Sanitaria che ospita permanentemente nove ragazzi, con un’assistenza 24 ore su 24 e la possibilità di svolgere numerose attività, dalla musicoterapia alla comunicazione facilitata per autistici tramite la tastiera del computer, una tecnica proveniente dagli Stati Uniti e utilizzata al Melograno da ormai due anni in via sperimentale. È un clima di serenità, insomma, quello che si respira qui, in cui al centro di tutto, come ci sottolinea Tonoli, è sempre messa la persona.
Ricordiamo anche l’appuntamento, il 6 settembre in via Stignani con la Festa dell’Uva, il cui ricavato sarà devoluto in favore del Melograno.

Fonte: cittàoggiweb.it del 02 settembre 2008
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IL COMUNE METTE IN FUNZIONE DUE SOLLEVATORI PER PERSONE CON DISABILITÀ NELLA PISCINA DI MOLETOLO

Nell’ambito degli innumerevoli progetti rivolti alle persone con disabilità e al fine di effettuare interventi migliorativi nelle strutture dedicate al tempo libero e allo sport, l’Amministrazione Comunale ha deciso di dotare la piscina pubblica di Moletolo di attrezzature adeguate e necessarie per un comodo e sicuro accesso alle vasche: due sollevatori mobili che permettono l’accesso alle vasche a persone con limitate capacità motorie La scelta di questi importanti ausili è stata condivisa con i tecnici dell’Agenzia Disabili. “Riteniamo, spiega l’assessore Giovanni Paolo Bernini, che questa nuova strumentazione possa dare una risposta, di qualità, a quelle persone con disabilità che desiderano poter usufruire delle piscine comunali. Nel periodo invernale gli stessi ausili potranno essere utilizzati anche nelle piscine coperte. Sono orgoglioso di questo intervento perché ritengo che la qualità della vita delle persone con disabilità non dipenda solo dall’aver garantiti gli interventi essenziali ma anche dal poter godere, al pari delle altre, di opportunità ricreative e sportive”. Il sollevatore mobile elettroidraulico è dotato di vari livelli di sicurezza, funziona a batteria e non ha praticamente bisogno di manutenzione. Funziona semplicemente, facendo accomodare la persona sul sedile posto anteriormente; poi, occorre avvicinarsi al bordo della piscina, frenare l’ausilio e fare scendere, azionando un pulsante, il sedile nell’acqua. Per risalire si fa l’operazione inversa. Il sedile è dotato di cintura di sicurezza addominale. La spesa sostenuta è di oltre 17.600 euro.

Fonte: comune.parma.it del 8 agosto 2008

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