Uisp, la piscina ha il nuovo sollevatore per far entrare in acqua anche i diversamente

Giovedì 30 luglio presso la Piscina Comunale AcquaSport Uisp di Castelfranco di Sotto alla presenza del Sindaco Gabriele Toti, l’assessore alla sport Antonio Bertoncini, il Presidente Pubblica Assistenza Luciano Battaglioli, il Presidente Special AcquaTeam Renzo Zorzi, il Presidente Uisp Zona del Cuoio Alessandro Bessi, si è tenuta l’inaugurazione del nuovo sollevatore mobile che permetterà la balneazione nelle vasche della piscina ai bambini, ragazzi e adulti con disabilità motoria.

Questa inaugurazione avviene a conclusione dell’evento “Tutti in piscina per far nuotare tutti”, organizzato nel mese di giugno scorso presso la Piscina Acqua Sport di Castelfranco di Sotto dall’Associazione Special Acquateam in collaborazione con Uisp Zona del Cuoio nell’ambito dell 3ª edizione dei Giochi Acqua Team.

All’evento hanno partecipato gli atleti della squadra di nuoto del comitiato Uisp Zona del Cuoio, gli atleti della squadra Special Acqua Team e i bambini dei corsi della piscina acqua sport. “È stata un’iniziativa importante un progetto che ha dimostrato come, unendo intenti, impegni e azioni si riescono a conseguire grandi risultati, quali ad esempio l’acquisto di questo strumento. Il sollevatore permetterà infatti ai disabili di accedere alle vasche della piscina in completa sicurezza, in modo rapido: un importante passo avanti, un elemento di eccellenza.

Un sincero ringraziamento va quindi a quanti hanno collaborato per raggiungere questo risultato: keCocomeroStabbia, La Chiesa evangelica di San Romano, La Banca di Cambiano di Castelfranco di Sotto, naturalmente alla Uisp Zona del Cuoio e l’associazione Special acqua Team, oltre alle offerte fatte dagli spettatori durante gli eventi in piscina che ci hanno permesso di raccogliere i fondi per l’acquisto del sollevatore.”

Fonte: Uisp Cuoio 03 Agosto 2015

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“Nuoto anch’io”, un bel progetto per i disabili in piscina

Parte una raccolta fondi per l’acquisto di un sollevatore mobile nella vasca comunale. Obiettivo favorire l’utilizzo dell’impianto natatorio da parte di tutte quelle persone, giovani e meno giovani con disabilità.

La problematica generale della garanzia dell’accessibilità ad una qualsiasi struttura o servizio alle persone che presentino, per differenti regioni, difficoltà a fruire di questo elementare diritto è, per fortuna, oggetto di sempre maggiore attenzione da parte dell’Opinione pubblica, delle Istituzioni e del mondo variegato dell’Associazionismo.

Ciò nonostante ancora si deve molto lavorare sia sul piano della sensibilizzazione generale che su quello operativo al fine di rendere la nostra società realmente “equa” nei confronti di tutti i Cittadini, indipendentemente dal loro stato. In questo senso il presente progetto “Nuoto Anch’io” si propone di dare un piccolo contributo attraverso l’implementazione di un percorso virtuoso che sia in grado di consentire l’accesso in piscina anche a persone che, per la loro disabilità, altrimenti devono rinunciarvi, e conseguentemente rinunciare a godere anche di quei benefici che eventualmente un esercizio guidato in acqua potrebbe portare sostenendo nello stesso tempo le capacità motorie, il benessere generale nonché favorendo i momenti di socializzazione.

A Marciana Marina è presente un Polo sportivo multifunzionale di recente costruzione con piscina scoperta, gestito dalla nostra Associazione Sportiva Dilettantistica, la quale ha realizzato un progetto di raccolta fondi necessari all’acquisto di un sollevatore mobile per piscina favorendo l’utilizzo dell’impianto natatorio da parte di tutte quelle persone, giovani e meno giovani con disabilità e che ad oggi hanno visto precludersi la fruizione di un impianto sportivo che dovrebbe essere considerato fiore all’occhiello della zona occidentale dell’Elba.

L’attrezzatura una volta acquistata permetterebbe di far accomodare la persona sul seggiolino del sollevatore, direttamente all’interno degli spogliatoi, per poi recarsi in piscina e con delle semplici manovre, far scendere l’interessato direttamente in vasca.
La raccolta fondi è già iniziata ed è possibile partecipare anche con un piccolissimo contributo tramite questo IBAN IT 87 O 05034 70710 000000000690 intestato a A.S.D. Sporting Club Marciana Marina presso Cassa di Risparmio di Lucca, Pisa e Livorno Gruppo Banco Popolare con causale “Progetto Nuoto Anch’io”.

Fonte: mercoledì 22 luglio 2015 © Riproduzione riservata

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La piscina de la Argentina instala el primer elevador hidráulico sumergible

ESTE SISTEMA FACILITA LA REHABILITACION Y REALIZACION DE EJERCICIOS DE PSICOMOTRICIDAD.

El aparato se puede cambiar de sitio y hoy se usará por primera vez . Funciona con unabatería recargable y soporta un peso máximo de 110 kilos[tfirma.065]. ANA LARA. MERID.

La piscina climatizada de la Argentina se ha convertido en la primera de la ciudad en contar con un elevador hidráulico destinado a discapacitados y personas con movilidad reducida.

Se trata de una especie de silla de ruedas de gran tamaño que mediante un sistema hidráulico (funciona con batería recargable, por lo que no ha sido necesario hacer ninguna instalación eléctrica) se desplaza por el perímetro del vaso de la piscina en cuestión para después introducirse en ella, facilitando así el uso de la misma a aquellos que necesitan la ayuda de otra persona para realizar la actividad.

El elevador soporta un peso máximo de 110 kilos y facilita la realización de rehabilitación y ejercicios de psicomotricidad a los usuarios. Asimismo, cuenta con la ventaja de que no queda anclado de forma fija al sitio de su instalación, sino que es movible y por lo tanto se utilizará tanto en la piscina climatizada como en la exterior. Gracias a esta cualidad, permite también el desplazamiento desde la puerta de la instalación hasta el mismo vaso y es posible su retirada del lugar donde se ubique, por lo que se podrán seguir realizando competiciones de natación en todas sus modalidades.

En concreto, el aparato ha costado 6.800 euros y entrará en funcionamiento durante la jornada de hoy. Además, serán los usuarios de Aprosuba, entre otros, los que prueben este servicio por primera vez mañana.

Desde la Confederación Española de Personas con Discapacidad Física y Orgánica, Cocemfe, aplauden la medida y recuerdan que la instalación debería producirse tanto en las piscinas climatizadas como en las de verano. “El beneficio es muy importante porque permite que una persona de forma autónoma pueda entrar y salir del vaso de la piscina. Sirve para personas que tienen problemas de movilidad y que aún no tienen problemas de discapacidad, así como para personas mayores”, explica Jesús Gumiel, presidente de la organización en la provincia de Badajoz. No obstante, añade que la instalación debe ir ligada a que la entrada a la piscina sea accesible, “que sea a cota cero, que haya vestuarios y zonas de aseo adecuadas y que la pavimentación sea antideslizante”. Es decir, que haya una cadena de accesibilidad en el recinto.

Un técnico prueba el nuevo elevador con uno de los usuarios, en la piscina de la Argentina. – Foto: CEDIDA

Fonte: el Periodico Extremadura – 06/04/2015

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Inaugurato il sollevatore per aiutare i disabili presso il Centro Nuoto Casale

E’ entrato ufficialmente in funzione il sollevatore presso il Centro Nuoto Casale. L’apparecchiatura del valore di diverse migliaia di euro, è stata donata dall’Associazione Medico Culturale Pandora e messa a disposizione dei ragazzi con disabilità o privi di autonomia motoria, per permettere loro l’accesso in piscina. Il sollevatore è stabilmente collocato a bordo piscina, e consta di un braccio meccanicanico a cui, personale volontario specializzato aggancia il seggiolino sul quale ha precedentemente posizionato il soggetto con disabilità, e che gli permetterà di adagiarlo in acqua tramite immersione, senza difficoltà, e fargli praticare necessari ed importanti esercizi riabilitativi. Grazie alla facilità di utilizzo e alla notevole praticità negli spostamenti permetterà al disabile di non sentirsi in imbarazzo durante le operazioni di immersione in piscina e, soprattutto, di non rischiare ulteriori traumi a causa di possibili cadute o impatti violenti con l’acqua.

“L’idea di finanziare il progetto – spiega il presidente Annalisa Rizzo – è nata dopo aver ascoltato alcuni genitori di ragazzi con difficoltà motorie, che spiegavano le gravi difficoltà incontrate per sottoporre i propri figli a importanti e benefiche terapie riabilitative acquatiche. Esistono problematiche e situazioni che, purtroppo e spesso, se non vissute in prima persona, in modo diretto, sfuggono al’attenzione di chiunque. Poi un incontro casuale, una chiacchierata con una mamma che vive ogni giorno le difficoltà del figlio disabile, ti apre la porta verso una realtà che probabilmente già percepivi ma che non ti si era mai rivelata così diretta, cosi forte, così dura”

Commentano inoltre dall’associazione Pandora: “Siamo molto soddisfatti! Gli interventi in favore dei disabili sono un dovere da parte di una società che si consideri davvero avanzata. Il ringraziamento va a tutti gli amici che ci hanno sostenuto, e che continuano a sostenere fattivamente, concretamente, con quotidiano impegno l’Associazione Pandora, a tutti quelli che hanno creduto in questo nobile progetto, e che costituiscono una grande risorsa anche per le nostre future iniziative”.

Fonte: casalenews.it del 27 marzo 2015

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Un sollevatore per disabili al servizio della piscina comunale di Finale

È stato consegnato questa mattina al Comune di Finale Emilia, un sollevatore destinato alla piscina comunale che consentirà di posizionare agevolmente in acqua persone con disabilità o prive di autonomia motoria.

L’apparecchiatura, del valore di diverse migliaia di euro, è stata donata dalla onlus “Crolla ma non molla”, associazione nata dopo il terremoto per offrire aiuti socio-sanitari alle realtà presenti nell’area colpita dal sisma. Alla raccolta dei fondi ha contribuito anche l’associazione finalese “Cuciniamo con amore” con alcune proprie iniziative.

Il sollevatore è stato dato in uso alla piscina ed è già a disposizione dei ragazzi disabili seguiti dal Centro Tandem. “Siamo felicissimi di questo dono – ha detto mamma Ida, a nome dei genitori dei ragazzi disabili – e ringraziamo tutti quanti si sono attivati per ottenere questo ausilio, dalle associazioni che hanno permesso l’acquisto dell’apparecchiatura all’amministrazione comunale che l’ha messa a disposizione dei nostri ragazzi e degli anziani che potranno utilizzarla in modo proficuo”.

Fonte: Sassuolo 2000 del 02 Dicembre 2014

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Barrierefreies Freizeitbad Münchingen

Barrierefreies Freizeitbad Münchingen – der “letze Meter” fehlt noch !

Möglichst barrierefrei soll unsere Stadt sein, um die Teilhabe unserer Mitbürger am Leben aber auch am “Erleben” zu ermöglichen, egal welche Einschränkung sie haben.
Bei unserer Aktion “Barrierefreies Münchingen” haben wir bewertet und dokumentiert, wie unsere Mitbürger mit Kinderwagen, Rollator und Rollstuhl in öffentliche Einrichtungen, beim Einkaufen und in anderen Einrichtungen zurecht kommen.

Beim Freizeitbad stellten die Schüler der Flattichschule zunächst fest, dass man im Rollstuhl zwar bis zur Kasse kommt, dann aber vor einer großen Treppe steht.
Tatsächlich hat man im Freizeitbad – wie auch in der angrenzenden Sporthalle – die Möglichkeit, über den “Rettungseingang” barrierefrei ins Schwimmbad bzw. die Halle zu gelangen, weshalb Freizeitbad und Sporthalle den Vermerk “Barrierefrei ab Parkplatz” bekamen.

Vor dem Schwimmen steht eine gründliche Körperreinigung an, aber das ist mit Rollstuhl gar nicht so einfach. Deshalb begeistert uns die Aktion des Vereins “Behindert-Barrierefrei e.V.” und von Andrea Schütt, welche über eine Spende einen geeigneten Wasserrollstuhl besorgte, damit Rollstuhlfahrer auch den Weg vom Eingang bis zum Schwimmbecken problemlos bewältigen können.

Was noch fehlt ist der “letzte Meter” ins Wasser. Vielleicht findet sich noch eine “mobile Aufzugslösung”, mit welcher man sicher ins Wasser und wieder heraus kommt, so wie man sie auch in einigen Hotels findet. Und dieser letzte Meter kostet weniger als 10 000 Euro.

Dr. Otto Koblinger, Vorsitzender

Mehr Informationen zu den Aufgaben und Zielen des VdK und seinen Leistungen erhalten Sie vom Vorsitzenden unter 07150-959795.

Fonte: 24/07/2014

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Mit dem Lifter ganz unbeschwert ins Wasser

Motorisch eingeschränkte Menschen können nun ohne fremde Hilfe ins Schwimmbecken. Dabei hilft eine im Landkreis einzigartige Technik.

Foto: Freuen sich über den neuen Schwimmbadlifter (von links): Sascha Loy und Gerhard Ausfelder (Handi Move), Klaus Methfessel (stv. Sparkassen-Geschäftsstellenleiter Ludwigsstadt), Klaus Scherr (Vorstandsvorsitzender der Sparkasse Kulmbach-Kronach), Ludwig Heyder (Sparkasse AD), Andrea Ehrhardt (BRK Seniorenheim Ludwigsstadt), Bürgermeister Timo Ehrhardt, Nicol Schinner (Schwimmmeister), Pamela Schinner (DLRG). Foto: privat

Ludwigsstadt – Bisher gibt es landkreisweit nur im Freibad Ludwigsstadt den mobilen Schwimmbadlifter der Firma Handi Move . Mit dieser Einrichtung ist es Personen mit begrenzt motorischen Fähigkeiten nun möglich, ins Wasser zu gelangen. Bürgermeister Timo Ehrhardt (SPD) freute sich, dass mit der Anschaffung gerade ältere und körperlich eingeschränkte Menschen nun ohne fremde Hilfe Zugang zum Wasser haben. Dies passe zum Profil einer familienfreundlichen Stadt. Timo Ehrhardt erinnert an das Jahr 2011. Der Heimleiter des BRK Seniorenheims Ludwigsstadt wollte seinen Senioren, die in ihren Bewegungen eingeschränkt sind, das Schwimmen ermöglichen.

Mit der Anschaffung des Schwimmbadlifters wird dies nun möglich. Insgesamt wurden 11.000 Euro investiert. Dies war nur durch die großzügige Unterstützung von Sponsoren möglich, denen Bürgermeister Timo Ehrhardt seinen Dank aussprach. Zu den Unterstützern gehörten die Sparkassenstiftung Ludwigsstadt, Firma Handi Move, der Ludschter Vereinsverband, die Ahrens- Stiftung, Hermann-Söllner-Stiftung und die Firma Goldbeck.

Spende der Sparkasse

„Ihr habt ein tolles Freibad“, schwärmt der Vorstandsvorsitzende der Sparkasse Kulmbach-Kronach, Klaus Scherr, bei der offiziellen Übergabe. Klaus Scherr konnte im Namen der Sparkassenstiftung 4000 Euro übergeben und bezeichnete die Anschaffung als eine hervorragende Sache.Während der Sommersaison ist der mobile Schwimmbadlifter am Freibad eingesetzt. Im Winter im Hallenbad. Das Ludwigsstädter Freibad ist täglich, bei schönem Wetter von 10 bis 19.30 Uhr geöffnet.

Verfasst von Neue Presse (22.07.2014)

Fonte: 22.07.2014

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Lo sport dev’essere per tutti e di tutti

«Oggi il disabile – scrive Rosa Mauro – è un “atleta” oppure una “persona cui fare la fisioterapia”. Perché mai, invece, non può essere una persona attiva che sceglie uno sport per relax? Perché deve avere una giustificazione per fare sport, che non sia lo sport in sé? E che sia questo il motivo per cui è così difficile, da parte di un Comune come quello di Roma, rendere realmente accessibili le proprie piscine comunali?»

Sport e disabilità è un binomio che la comunicazione ha scoperto da poco, specie grazie a una finalmente giusta copertura delle Paralimpiadi, tramite le quali la gente ha potuto comprendere che la “fisicità diversa” non significa assenza di fisicità, anzi.
Tutto a posto quindi? Purtroppo no, le Paralimpiadi, infatti, hanno acceso i riflettori sull’agonismo, ma lo sport non è solo questo, anzi. Fare sport, infatti, significa usare il proprio corpo, riconquistarlo dopo un periodo in cui lo si era perso o guadagnarselo nel tempo.
Correre, veleggiare, nuotare non può essere solo ad appannaggio degli atleti paralimpici, perché lo sport non è solo competizione. Sembra però che la figura del disabile “dilettante” non esista e non venga comunque molto incoraggiata. Infatti, al di là dei servizi sugli atleti “professionisti”, se si provano a contare quelli che riguardano lo sport dilettantistico e chi se ne occupa, la visibilità diminuisce drasticamente.
Ma cosa comporta questo? Che chi scrive – residente nella zona nord di Roma – è circondata da almeno sei piscine, di cui tre comunali, tutte, però, per i cosiddetti “normali”, attrezzate per loro e assolutamente incuranti, nel 99% dei casi, delle esigenze di una persona con disabilità.
Vi sono sì i centri che fanno idrokinesiterapia, ma, appunto, quella è terapia e non sport. L’unica piscina che fa eccezione, è in Via di Bravetta, appaltata alla Juventus Nuoto, con l’entrata agibile e uno spogliatoio con annesso bagno adatto ai disabili. Nemmeno quella, tuttavia, è dotata di percorsi tattili per arrivarci e quindi, in ogni caso, le persone con doppia disabilità non riescono a recarvisi autonomamente. E soprattutto non ha il sollevatore, cosicché quando entro e quando esco, devo avere a disposizione una persona per l’entrata e due per l’uscita.
Da persona parecchio riservata, non posso dire che essere presa per le braccia con un galleggiante e tirata su di peso mi faccia proprio piacere. Quando perciò ho chiesto spiegazioni per la mancanza del sollevatore – e anche dei percorsi tattili – mi è stato detto che il Comune di Roma appalta la piscina, ma che tutti gli adeguamenti per l’accessibilità sarebbero a spese della struttura. Quindi, se io devo fare sport, devo adeguarmi a una situazione che non garantisce la mia autonomia e indipendenza, in barba a tutte le leggi sugli edifici pubblici che dovrebbero essere accessibili!

Eppure, stare in piscina è uno degli sport non solo più accessibili, ma anche più completi e soddisfacenti, per chi ha problemi di movimento e anche di vista, con l’acqua che costituisce, per il suo impatto con la pelle, quasi una seconda vista corporea.
In acqua, una persona ipovedente grave come me riesce a ricostruire una “mappa corporea” molto più perfezionata che in aria, perché l’acqua ha un contatto migliore, in quanto fluido, con il tatto, attraverso la pelle. E per la mia mobilità – persa tardi e che quindi devo riacquistare all’insegna della fisicità – essa restituisce una sensazione di libertà che a terra di certo non trovo. Il tutto, poi, senza intermediari, terapisti e via discorrendo.
Insomma, lo sport dovrebbe essere reso possibile a ogni individuo che lo desideri e consigliato anche a chi non crede di desiderarlo. Le ultime ricerche neuroscientifiche, tra l’altro, confermano che il movimento è stato una parte importante nello sviluppo cerebrale umano, ma confermano anche, attraverso simulazioni al computer, che non c’è un solo tipo di movimento.
Lo sport spesso permette di comprendere e migliorare il proprio personale tipo di movimento, senza dover essere in competizione con altri che non siano te stesso o te stessa. E tuttavia, normalmente, esso non viene associato realmente alle persone con disabilità, a meno che non sia legato – come scrivevo all’inizio – a una qualche attività competitiva, ciò che non accade invece per i cosiddetti “normali”.
Provate a farci caso: nessuno spot o messaggio promozionale dedicato all’attività sportiva cosiddetta “libera” ha per protagonista un disabile. Ma questa mancanza di mentalità sportiva porta con sé delle conseguenze non indifferenti. Il disabile, infatti, è un “atleta” oppure una “persona cui fare la fisioterapia”. Perché mai, invece, non può essere una persona attiva che sceglie uno sport per relax? Perché deve avere una giustificazione per fare sport, che non sia lo sport in sé? E che sia questo il motivo per cui è così difficile, da parte del Comune di Roma, rendere completamente accessibili le piscine comunali?…
Per conoscenza di tutti – Amministratori compresi -, ci sono oggi sollevatori che costano meno di 10.000 euro, che non credo possano definirsi come una “follia” per i bilanci comunali, e dopotutto – nello specifico di Roma – basterebbe (orrore e utopia?), attrezzare almeno una piscina comunale per ciascuna zona della città, permettendo così a me – e a quelli come me, cittadini normali che vogliono stare in acqua anche solo per godersi una nuotata “a cagnolino” – di farlo e basta. Per uno sport davvero di tutti!

Fonte: superando.it   del 12 febbraio 2014

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UNA PISCINA PER TUTTI: UN SOLLEVATORE AL MEDITERRANEO VILLAGE GRAZIE ALL’ACCORDO INAIL-COMUNE DI TARANTO

Una piscina per tutti. Anche per i disabili con difficoltà motorie. Grazie all’intervento dell’ Inail sede di Taranto e all’accordo siglato con il Comune di Taranto, il “Mediterraneo Village” si dota di un sollevatore da piscina per disabili, strumento fondamentale per consentire a tutti un agevole accesso alla vasca per le attività di riabilitazione e di svago. L’intesa è stata illustrata nei giorni scorsi presso il centro sportivo “Mediterraneo Village”, sede della piscina comunale, dal Direttore della Sede provinciale di Taranto dell’ Inail, dott. Giuseppe Gigante e dall’Assessore all’Ambiente e Sanità del Comune di Taranto, dott. Vincenzo Baio, appositamente delegato dal Sindaco, dott. Ippazio Stefàno.

All’incontro hanno partecipato anche il comproprietario del Centro Sportivo, dott. Antonello Cassalia ed il direttore sportivo della Mediterraneo Sport, dott. Massimo Donadei, nonché l’Equipe Multidisciplinare di l° livello della sede di Taranto dell’Inail composta dal Funzionario Socio Educativo Tiziana Mormandi, dalla dott.ssa Annamaria Stasi e dal dott. Tommaso Semeraro. Presenti, inoltre, il presidente dell’Associazione Delfino onlus Taranto e referente del progetto per le attività in piscina, Giuseppe Fischetti, il presidente del Cip Puglia, Giuseppe Pinto. Nell’occasione è stato illustrato l’accordo per la fornitura, a totale carico dell’ Inail, a favore dei disabili sul lavoro e non, di un sollevatore mobile già collocato presso la stessa piscina.

Il sollevatore è una struttura mobile per il trasporto e il posizionamento delle persone diversamente abili in acqua: il sostegno economico dell’ Inail permetterà una maggiore fruibilità della piscina ad un pubblico più ampio e con difficoltà motorie. L’accordo fa seguito ad una convenzione quadro siglata tra l’Inail e il Comitato Paralimpico Italiano che impegnava l’istituto, attraverso le proprie strutture territoriali, a realizzare specifiche iniziative per la diffusione dello sport tra i disabili del lavoro. Successivamente la Convenzione è arrivata sul tavolo della Direzione Regionale Inail Puglia e del Cip Puglia, che hanno ampliato l’impegno anche nella promozione della cultura della pratica sportiva sportive a livello agonistico e amatoriale come parte integrante del percorso riabilitativo personalizzato del disabile. «Siamo felici – ha sottolineato il direttore dell’Inail, dott. Gigante – di poter contribuire al miglioramento della qualità della vita dei disabili del lavoro e di tutti coloro che soffrono di patologie motorie. Si riafferma, una volta di più, la vicinanza del nostro istituto alle problematiche sociali del territorio».

Entusiasta l’Assessore Baio: «E’ una giornata storica per la piscina comunale – commenta – Il Mediterraneo Village era già privo di barriere architettoniche: con la donazione del sollevatore cadono anche gli ultimi steccati. Grazie alla splendida iniziativa dell’ Inail, tutti, potranno usufruire della struttura: è un risultato prezioso che conferma l’importanza della sinergia tra enti e istituzioni locali per risolvere i reali problemi della gente. E’ un modello di collaborazione che deve essere utilizzato sempre più spesso e in modo più ampio».

Fonte: TV Taranto – 24 Ottobre 2013

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“NUOTO SENZA BARRIERE” a Treviglio, oggi, è una realtà.

Martedì 13 agosto 2013

È con vero piacere, che il direttivo del Comitato “Come Noi” comunica a tutti i Trevigliesi, in particolare, ai portatori di handicap, gli anziani con difficoltà motorie, e tutti quei cittadini temporaneamente in difficoltà motorie in seguito ad infortunio, quanto segue: Da questa estate, la piscina comunale di Treviglio A.Quadri, è totalmente accessibile e fruibile al 100% dalle persone disabili. Finalmente un altro obbiettivo di civiltà è stato raggiunto. Da questo momento Treviglio, ed il suo impianto natatorio, rappresentano un modello, un esempio, una rarità, nel panorama Italiano. Siamo orgogliosi di questo e delle persone che ci onoriamo di rappresentare.

Fonte:

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