Riabilitazione motoria: piscina comunale dotata di un sollevatore

La piscina comunale dell’Aquila ha un sollevatore che consentirà l’agevole e dignitoso utilizzo anche a disabili, anziani e persone in riabilitazione motoria.

La consegna è stata fatta stamani dal sindaco dell’Aquila, Pierluigi Biondi, alla presenza del vicesindaco, Guido Quintino Liris, e dell’assessore allo Sport, Alessandro Piccinini. “Ringrazio coloro che hanno segnalato la necessità e i settori Opere Pubbliche e Impiantistica sportiva che si sono impegnati affinché l’acquisto fosse effettuato in maniera celere – ha dichiarato il sindaco del capoluogo, Pierluigi Biondi – Anche interventi di questa natura concorrono all’abbattimento di barriere e riducono il grado di disabilità, qualunque sia il genere”.

Vero è, infatti, che ‘disabilità non indica più un assoluto della persona’, ma attiene al rapporto tra la persona e il suo ambiente di riferimento. “Se la ‘disabilità è una condizione di salute in un ambiente sfavorevole’, dobbiamo continuare nella direzione di rendere la nostra città accogliente. Il prossimo passo – ha concluso Biondi – sarà quello di istituire in Comune l’ufficio del disability manager”.

Fonte: Redazione del Mercoledì, 27 Dicembre 2017 14:42

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L’Aquila, sollevatore per disabili e riabilitazione alla piscina comunale

L’Aquila. La piscina comunale dell’Aquila ha un sollevatore che consentirà l’agevole e dignitoso utilizzo anche a disabili, anziani e persone in riabilitazione motoria.

La consegna è stata fatta stamani dal sindaco dell’Aquila, Pierluigi Biondi, alla presenza del vicesindaco, Guido Quintino Liris, e dell’assessore allo Sport, Alessandro Piccinini.

“Ringrazio coloro che hanno segnalato la necessità e i settori Opere Pubbliche e Impiantistica sportiva che si sono impegnati affinché l’acquisto fosse effettuato in maniera celere – ha dichiarato il sindaco del capoluogo, Pierluigi Biondi – Anche interventi di questa natura concorrono all’abbattimento di barriere e riducono il grado di disabilità, qualunque sia il genere. Vero è, infatti, che ‘disabilità non indica più un assoluto della persona’, ma attiene al rapporto tra la persona e il suo ambiente di riferimento. Se la ‘disabilità è una condizione di salute in un ambiente sfavorevole’, dobbiamo continuare nella direzione di rendere la nostra città accogliente”.

“Il prossimo passo – ha concluso Biondi – sarà quello di istituire in Comune l’ufficio del disability manager”.

Fonte: CRONACA L’AQUILA del 27 Dicembre 2017

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Alla Larus arriva il sollevatore

Viterbo – Riceviamo e pubblichiamo – Grazie all’impegno della sezione Aism di Viterbo, la piscina Comunale Larus di Viterbo è finalmente stata dotata di un sollevatore.

Consentirà l’accesso in acqua non solo alle persone con sclerosi multipla, ma per la collettività territoriale, “per tutte quelle persone che per diverse cause – spiegano Gianluca Grancini, direttore della piscina comunale e Francesco Borzacchini sede nazionale Aism per le Regioni Lazio-Umbria-Toscana – affrontano disagi che limitano la loro qualità di vita. L’accesso in acqua non deve servire solo a livello Riabilitativo ma anche per una più completa inclusione sociale e sportiva”.

Il sollevatore (acquistato dalla Società Larus) potrà essere utilizzato sia dal centro di riabilitazione Airri Medical di Viterbo, sia dagli utilizzatori dalla piscina stessa.

Ciò è stato possibile grazie alla grande attività di collaborazione e stretto contatto con tutti gli stakeholders del territorio da parte di Stefano Ridolfi, presidente della sezione provinciale Aism di Viterbo, e con l’attivazione del percorso diagnostico terapeutico assistenziale e riabilitativo per la sclerosi multipla deliberato dalla Asl di Viterbo (PDTAR SM – Del.796 del 1 Giugno 2016) in stretta sinergia con Aism in grado di garantire una corretta presa in carico multidisciplinare, continuità assistenziale e collegare tutti i servizi ospedalieri a quelli territoriali. In questo caso proprio con il direttore della piscina comunale, il sindaco di Viterbo e con il centro di riabilitazione Airri Medical di Viterbo, “ il fare Sistema” è stato fondamentale per garantire sempre più supporto a tutte le persone coinvolte nella sclerosi multipla. “La nostra sfida – è essere al fianco di chi ogni giorno affronta la sclerosi multipla, per garantire i diritti e raggiungere una buona qualità di vita”.

“In questo prossimo 2018 – Aism, Associazione Italiana Sclerosi Multipla, celebra i suoi 50 anni. Siamo una Associazione di persone con sclerosi multipla, che oltre al supporto alle persone con SM sul territorio, attraverso i suoi 10 mila volontari presenti sul territorio, nelle 100 sezioni e nei gruppi operativi, rappresenta e afferma i diritti delle persone con SM; indirizza, promuove e finanzia la ricerca scientifica, promuove servizi a livello nazionale e locale, per garantire percorsi personalizzati per ogni fase-livello di malattia alle persone”.
AISM ha attivo un protocollo d’intesa sia con il Centro di riabilitazione Airri Medical di Viterbo che con il Centro di riabilitazione villa S. Margherita di Montefiascone, si auspica il rinnovare del protocollo con il Centro di riabilitazione Villa Immacolata che potrebbe garantire una presa in carico anche per quelle situazioni di maggiore disabilità.

Come ultima nota: la sezione svolge attività di segreteria sociale, raccolte fondi Nazionali e locali, attività di informazione e orientamento attraverso convegni informativi ed eventi di sensibilizzazione territoriali, partecipa al tavolo misto del volontariato della ASL, ha attivo il Servizio Civile Nazionale, garantisce un info point presso la Cittadella della Salute e presso il Centro-Day Hospital SM dell’ospedale di Belcolle e offre su richiesta, servizi alla mobilità con mezzo attrezzato.

Per la realizzazione di queste attività sono impegnati volontari formati e seguiti a livello territoriale e Nazionale. Per chiunque volesse far parte del movimento, può recarsi presso la sede della sezione Provinciale – Tel.07611718200, andare sul sito www.aism.it – www.aism.it/viterbo e lasciare una segnalazione di interesse.

Fonte:

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sollevatore da piscina per disabili

Piscine accessibili per tutti con i sollevatori meccanici della DIGI PROJECT

Un’azienda che si contraddistingue per la sensibilità e per l’attenzione verso i soggetti con difficoltà motoria è sicuramente la DIGI PROJECT.

La DIGI PROJECT, con sede a Mantova, è stata la prima azienda italiana a brevettare sistemi meccanici che facilitassero gli spostamenti di persone affette da disabilità fisica, attraverso l’invenzione di tecnologie sicure, adatte a risolvere i problemi di mobilità di disabili, anziani, obesi e soggetti in riabilitazione.

Il mercato intero si sta rendendo conto dell’importanza di permettere la massima accessibilità alle persone, con conseguente abbattimento delle barriere architettoniche, ma la DIGI PROJECT è stata una pionera nell’inventare e sperimentare tecnologicamente in questo campo, favorendo la mobilità nei sistemi di trasporti ma anche nelle piscine.

Infatti la sua ricerca ha portato alla realizzazione di un nuovo prodotto, Panda Pool: questo macchinario è il primo sollevatore motorizzato per piscine che facilita l’accesso in acqua in modo sicuro e piacevole, accompagnandolo dallo spogliatoio sino a bordo piscina, sino a permetterne l’entrata in acqua. Panda Pool è un prezioso ausilio per tutti i soggetti con difficoltà nella mobilità ed è molto apprezzato dal mercato estero, soprattutto statunitense, data l’altissima tassa di obesità che affligge i suoi abitanti.

pandapool.png

Panda Pool, l’ultimissimo prodotto della famiglia DIGI PROJECT

DIGI PROJECT ha una vasta gamma di prodotti di altissima tecnologia e sicurezza che si adattano alle esigenze di tutti i clienti, sia privati che pubblici. In questo modo si possono attrezzare a norma di legge piscine comunali, strutture termali, SPA – in tal caso con soluzioni diverse-, barche, moli.

Lo staff di geometri ed ingegneri che vi lavora all’interno pensa costantemente alle soluzioni più adatte per ogni contesto, mettendo scienza e sensibilità a disposizione dei suoi clienti. Tutti i prodotti sono brevettati e hanno ottenuto le certificazioni ISO.

I suoi prodotti made in Italy sono richiesti in tutto il mondo, ma sono molto presenti anche in Italia perché la DIGI PROJECT segue ad ogni passo i suoi clienti, fornendogli la formazione necessaria per il migliore utilizzo dei suoi prodotti. Mentre l’accesso al mercato internazionale è favorito dai distributori che lavorano nel settore, a livello nazionale l’azienda preferisce il faccia a faccia, per poter spiegare in dettaglio il funzionamento dei suoi macchinari e per facilitare tale informazione effettuano delle dimostrazioni in loco.

DIGI PROJECT vi invita ad abbattere le barriere architettoniche e ad aprirvi alla mobilità!

Fonte: Guida Piscine – 29 nov 2013 Accessori per la piscina

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La piscina comunale si dota di un sollevatore per persone disabili

San Giuliano di Puglia. La piscina comunale di San Giuliano di Puglia offre un servizio in più dedicato alle persone con disabilità.

L’amministrazione comunale ha approvato una delibera per l’acquisto di un sollevatore che consentirà alle famiglie e agli operatori di assicurare l’attività sportiva e di riabilitazione migliorando la qualità delle attrezzature. L’impianto, frequentato anche da persone disabili, non era infatti dotato di un sollevatore per persone con capacità motoria ridotta che risulta fondamentale per consentire il loro accesso in acqua.

Gli amministratori hanno quindi provveduto a superare questo disagio ravvisando la necessità di abbattere ulteriormente le barriere architettoniche nella struttura in questione, provvedendo a dotarla di un sollevatore per disabili che, in assoluta sicurezza, comfort e praticità, consente l’accesso nella vasca dei diversamente abili. L’attrezzatura è stata consegnata al Comune e messa a disposizione della piscina che viene gestita dalla società H20 sport.

Il sindaco di San Giuliano di Puglia, Luigi Barbieri, e l’intera amministrazione comunale hanno evidenziato l’utilità del sollevatore rinnovando anche l’invito a tutte le famiglie delle persone con disabilità a cogliere questa opportunità per consentire la pratica del nuoto sia a livello riabilitativo che sportivo.

Fonte: Primo Numero del 03/10/2017

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Belediyeden Engelli Yüzücülere Havuz Asansörü

Batman Belediyesi, Belediye Spor kompleksindeki havuzda yüzmeye gelen veya yüzme eğitimi alan fiziksel engelli vatandaşlar ile havuza erişim problemi yaşayanların, havuzdan engelsiz faydalanmaları için Havuz Asansörü teminine gitti.

Belediye, Belediye Spor Kompleksinde verilen hizmetler  ve açılan kurslar içinde en fazla rağbet gören yüzme havuzundan her kesimin faydalanabilmesi için ekstra tedbirler alıyor. Her yaş ve cinsiyet grubuna yönelik yüzme programları hazırlayan Belediye, engellilerin de bu hizmetten sınırsız ve engelsiz faydalanabilmelerinin önündeki sorunu ortadan kaldırdı.

Haftanın belirli gün ve saatlerinde yüzme havuzundan faydalanan fiziksel engelli vatandaşların, havuza girişlerinde sorunlar yaşamaları üzerine bu soruna çözmek istediklerini söyleyen Belediye Başkan Vekili Ertuğ Şevket AKSOY, satın aldıkları portatif engelli havuz lifti ile “soyunma odasından, yüzme aşamasına kadar engelli vatandaşlara güvenli havuz hizmeti sunduklarını” açıkladı.

Manuel ve otomotik sürüş fonksiyonlarına sahip olan Engelli Yüzme lifti (asansörü) Belediye Spor Kompleksinde engellilerin kullanımına sunuldu. Hizmetin, havuzdan faydalanmalarını kolaylaştırdığını ve yüzme isteklerini artırdığını söyleyen engelli vatandaşlar, bundan duydukları mutluluğun altını çizerek, Belediye Başkan Vekilimiz AKSOY’a ve yönetime teşekkür etti.

Oluşturulma Tarihi : 21.09.2017
Okunma Sayısı : 275

Fonte: Batman Belediyesi Resmi

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Un accès plus aisé à la piscine pour les PMR

La piscine communale de Waterloo a présenté un nouvel élévateur portable permettant une mise à l’eau aisée des personnes à mobilité réduite.

«  D’ici quelques années toutes les piscines de Belgique seront  équipées de cet appareil, estime Michel Bettendorf, échevin en charge des Sports. ».

Depuis quelques mois,  une chaise aquatique est en test à la piscine de Waterloo. Des personnes à mobilité réduite profitent régulièrement de la piscine. Elles viennent du Village n°1 ou de l’IRSA. Avec cet équipement, des nouveaux groupes à mobilité réduite rejoignent également l’infrastructure communale.

Concrètement, le BluOne est un appareil qui permet de prendre en charge la personne depuis le vestiaire jusqu’au bord de la piscine et la fait descendre dans l’eau d’une manière douce, simple et sûre. Très facile à utiliser : le transfert et l’installation sur le siège de l’élévateur se fait au vestiaire, puis on déplace l’élévateur jusqu’au  bassin et on le positionne au bord de l’eau.

« J’avais déjà testé d’autres outils pour faciliter l’accès au bassin, explique Michel Bettendorf. Le dernier était une potence articulée par un bras qui descendait le nageur dans l’eau. Les personnes à mobilité réduite n’aiment pas cet outil. Il attire l’attention… De plus, le transfert entre la chaise et la potence se fait au bord de la piscine.»

C’est une société Nivelloise qui a créé le BluOne. Initialement, il était en prêt à la piscine de Nivelles. Une piscine fermée pour cause de rénovation. Du coup, l’échevin des Sports de Nivelles a proposé à la piscine de Waterloo de poursuivre l’expérience.  Convaincu, l’achat définitif de l’appareil devrait suivre dans les prochaines semaines. «Il y a trois ans, la piscine a été  entièrement rénovée, ajoute l’échevin.  L’idée a toujours été de la rendre accessible à tous en fonction des difficultés de chacun. A titre d’exemple, de larges escaliers accédant au grand bassin ont notamment été créés. »

Fonte: Commune de Waterloo

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Sollevatore per disabili da piscina

Nuoto e disabilità

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Nuoto e disabilità

Seconda parte

Entrando nel merito della questione è risaputo che i benefici dell’attività natatoria ricadono anche a livello psico-sociale.

Uno dei tanti effetti nonché benefici dovuti anche solo alla sommersione del corpo in acqua è la riduzione del dolore (cosa da non trascurare) se pensiamo alle varie posture scorrette dovute alla spasticità (tensione e contrazione muscolare continua).

Di conseguenza aumenterà la mobilità e ampiezza articolare nonché il rilassamento dei tessuti e dei muscoli , cosi’ da portare un miglioramento delle condizioni fisiche generali.

La frequenza ad un impianto natatorio o ad un centro di recupero con vasche dedicate con una frequenza di 1/2/3 volte la settimana favorirà così certamente un maggior inserimento sociale e motivazionale dell’individuo, sollecitando di nuovo passioni e desideri che si erano in parte dimenticati.

L’Apprendimento, e lo sviluppo di quel potenziale residuo delle varie aree del cervello (emotivo-affettiva, relazionale,motoria ecc) saranno cosi’ sottoposte ad un maggior lavoro aumentando così di conseguenza quello che nella piramide di Maslow viene definita autorealizzazione e autostima.

Quindi se pensiamo che solamente facendo vivere questa esperienza si sollecitano cosi’ tante “emozioni” vale la pena di portare in piscina (acqua) il maggior numero di individui.

La disponibilità dell’acqua ad accogliere anche con ausili di supporto la persona e il corpo diventano elemento portante per il miglioramento e il raggiungimento di “performance” personali di notevole pregio.

La figura dell’Istruttore diventa fondamentale, in quanto depositario del sapere a 360 °.

La persona in acqua , spesso viene affidata ad un’altra figura , la quale deve diventare il garante della sicurezza della prima , nonché il Maestro delle attività, percezioni e relazioni che si svilupperanno in futuro, qualora l’attività di recupero diventi una vera e propria attività ludico-sportiva.

Il piacere e il divertimento devono essere alla base dei sacrifici successivi che potranno portare ad ulteriori soddisfazioni nel tempo

A seconda del tipo di limitazioni o handicap o disabilità si realizzeranno programmi di lavoro personalizzati.

L’impegno e la partecipazione (frequenza) diventeranno da un punto di vista pedagogico e psicologico una sorta di dipendenza positiva , in quanto si scopriranno cosi’ successivamente nuove mete inesplorate (limiti) , da superare di volta in volta.

La classificazione diventa pertanto un momento di verifica e consapevolezza importante .

Molte le sigle a seconda della situazione se fisica , sensoriale , intellettivo ecc.

Nel nuoto paralimpico la classificazione è suddivisa per tipo di nuotate:

S1-S14 stile libero, dorso , farfalla

SB1-SB14 rana

SM1-SM14 misti

Le classi da S1 a S10 , da SB1 a SB9, da SM1 a SM10, sono riferite ad atleti con disabilità fisica

Le classi da S11 ad S13 , da SB11 ad SB13, e da SM11 a SM13, sono riferite ad atleti con disabilità visiva.

Le classi S14,SB14;SM14, sono riferite ad atleti con disabilità intellettiva relazionale.

Per dovere di completezza dal 2008 in Italia è stata inserita anche la classe per atleti con sindrome di Down , la C21.

Come per le classificazioni tradizionali , gli atleti con la minor funzionalità vengono collocati nella classe più bassa (S1) , quelli con la maggior funzionalità in S10, tutti gli altri vengono suddivisi proporzionalmente nelle altre classi intermedie.

Es. in S1 ci sono atleti affetti da lesioni midollari, cerebrali o gravi artrogriposi che limitano in maniera evidente tutti i movimenti; normalmente in questa classe gli atleti nuotano a dorso con la doppia bracciata.

In S5 nuotano atleti con lesioni midollari, cerebrali, o articolari che possono avere una normale funzionalità normale degli arti superiori e nulla degli arti inferiori e tronco, , oppure una discreta funzionalità di tutti e quattro gli arti.

In S10 gli atleti con un’amputazione ad un arto inferiore sotto il ginocchio , o atleti con una lieve limitazione di un’arto.

A questo punto bisogna solo nuotare, nuotare, e ancora nuotare, e riprendendo una citazione voglio ricordare che” Ogni uomo è destinato ad essere un successo ….ed il mondo è destinato ad accogliere questo successo. JJ Rousseau (Pedagogista , Filosofo, Musicista, Svizzero).

Prof. Giuseppe Righini  – email: gi,righigi@alice.it

Fonte: Nuoto e disabilità

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Il NUOTO Metodi e tecniche nelle attività sportive paralimpiche FINP INAIL Diego Unterhuber 2013

MANUALE DI SOPRAVVIVENZA ACQUATICA PER MAMMA E PAPA’ Ed. Caraba’ G. Righini 2014

Agrigento, la piscina di Villaseta sarà fruibile gratuitamente per i disabili

Grazie alla disponibilità del Libero Consorzio di Agrigento, del Comune di Agrigento e dell’Associazione SSD Nuoto CSEN Accademy, a partire dal 4 settembre i soggetti disabili potranno accedere gratuitamente alla piscina di Villaseta per svolgere attività natatoria.

Ad illustrare l’iniziativa il Commissario Straordinario del Libero Consorzio Giuseppe Marino, l’Assessore del Comune di Agrigento Gerlando Riolo, Angela Zicari della Federazione “Movimento Noi Liberi Regionale” e i responsabili della SSD Nuoto CSEN Accademy Spataro, Sodano e Carlisi. La SSD Nuoto CSEN già svolge attività e corsi per i diversamente abili.

Per questi soggetti saranno messi a disposizione personale qualificato, locali riservati ai disabili e alle loro famiglie e l’equipaggiamento per accedere direttamente in acqua come il Panda Pool.

L’iniziativa di garantire ai disabili di poter accedere a titolo gratuito alle attività natatorie libere della Piscina Comunale di Villaseta è parte di un progetto di integrazione e fruizione delle risorse del territorio che l’ex provincia di Agrigento sta portando a compimento in collaborazione alle associazioni dei genitori con figli disabili e segue la sottoscrizione del protocollo d’intesa tra l’Ente e la Federazione “Movimento Noi Liberi Regionale” .

Il Libero Consorzio, grazie all’impulso del Commissario Marino, prosegue il suo impegno per costruire un nuovo modo di intendere i rapporti tra Associazioni di Volontariato, Terzo Settore e Pubbliche amministrazioni, nella consapevolezza che solo una reale collaborazione e la costruzione comune di un percorso siano in grado di far crescere sia una cultura dell’accoglienza sia un sistema integrato di interventi in favore delle persone con grave disabilità.

Fonte: Agrigento Oggi 25 Luglio 2017

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